Vendemmia 2011: prime indicazioni Cia Basilicata

A campagna vinicola avviata la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori traccia un primo bilancio: la produzione dovrebbe attestarsi tra il 15 e il 20% in meno dello scorso anno, a guadagnarne è però la qualità per tutti i tipi di vini, dai Doc all’Aglianico, ai vini locali. Abbastanza nella norma – sottolineano gli esperti della Cia in sintonia con quelli dell’Unione Italiana Vini e dell’ Ismea – il calendario vegetativo del vigneto lucano, sebbene le diverse fasi si siano susseguite in maniera non particolarmente brillante. Ad una mediocre “cacciata”, infatti, è seguita una buona fioritura e allegagione. L'invaiatura è tornata su livelli tutt’altro che buoni mentre la situazione è migliorata nella fase finale della maturazione. Il caldo con temperature eccezionali e per lunghi periodi ha inciso principalmente a determinare il calo di produzione. Poco da segnalare sul fronte fitosanitario, con lievi attacchi di oidio e peronospora, comunque ben controllati. Le gradazioni alcoliche si prevedono generalmente nella norma. La situazione che sta vivendo il settore vitivinicolo –sottolinea Paolo Carbone responsabile Ufficio Economico Cia – è lo specchio delle difficoltà dell’agricoltura. La leva della futura politica per il settore vitivinicolo deve poggiare su precisi presupposti: correggere il malfunzionamento del mercato, sostenere le imprese e il loro adattamento alle condizioni di mercato, soprattutto nei momenti di crisi, promuovere lo sviluppo di iniziative che vedono la partecipazione della filiera sulla base di regole di “governance” diffuse. I consumi, dopo l’exploit degli anni passati, segnano il passo. Soprattutto il prodotto sfuso registra accentuate flessioni, mentre tiene quello imbottigliato e di qualità. Un quadro che mostra non poche ombre sul quale, quindi – dice Carbone – bisogna al più presto intervenire attraverso nuove e più incisive strategie sia sul fronte della commercializzazione e della promozione per ridare vigore e slancio ad uno dei principali pilastri del nostro sistema agroalimentare. Tra le novità si rafforza la scelta del contatto diretto con la terra, con il produttore, con i luoghi dove nasce il vino. Scelta che premia anche la spesa. Si possono, infatti, acquistare prodotti di ottima qualità a prezzi molto convenienti. E nello stesso tempo la lunga schiera di “eno-appassionati” ha la possibilità di instaurare il rapporto con la campagna.

bas 03

    Condividi l'articolo su: