Emigrazione, Vita: segnali positivi da giornate Muro Lucano

Il presidente della IV Ccp ha ribadito l’impegno dell’organismo consiliare a che “i nostri emigrati e i loro figli possano contare sulle stesse garanzie previdenziali, sanitarie, assistenziali che ci sono nel nostro Paese”

“Le Giornate dell’Emigrazione a Muro Lucano, caratterizzate dallo ‘spirito’ di San Gerardo nel mondo come hanno voluto l’Asmef che opera attraverso la ricerca sulla storia dell’emigrazione di ieri e di oggi, mettendo a confronto istituzioni, artisti, imprenditori, professori e studiosi e l’Amministrazione comunale di Muro, hanno determinato le condizioni perché l’iniziativa possa avere continuità negli anni con risultati efficaci e produttivi in tema di politiche sociali a favore degli emigrati”. E’ quanto sostiene il presidente della Quarta Commissione consiliare Rocco Vita (Psi) che ha concluso i lavori del convegno.

“L’occasione – aggiunge – è stata utile per tutti gli amministratori regionali e degli Enti locali per continuare la riflessione che abbiamo avviato a Policoro agli inizi di febbraio con la Conferenza annuale dei Lucani nel mondo intorno alla necessità di adeguare l’iniziativa della Regione per affrontare vecchie e nuove problematiche legate a vecchi e nuovi fenomeni di emigrazione”. “I dati di anticipazione del Rapporto Svimez 2011, che sarà diffuso nella sua interezza a settembre – continua Vita – sono drammatici specie per la disoccupazione giovanile: dobbiamo prepararci ad una nuova e più consistente ondata di emigrazione dei nostri giovani. Sono per lo più i nostri ragazzi che frequentano le università del centro e del nord del Paese e che difficilmente, se non riusciamo a creare reali opportunità di lavoro in regione, torneranno in Basilicata dove, tra l'altro, scontiamo i problemi del precariato. E’ il fenomeno dello ‘spreco dei cervelli’ che è l’altra faccia della medaglia della ‘fuga dei cervelli’. Al nuovo fenomeno migratorio, così diverso da quello degli inizi del secolo scorso, bisogna prepararci per puntare su queste risorse intellettuali come opportunità per adeguare un nuovo e più dettagliato piano triennale di interventi per i corregionali all’estero”. “Per questo l’Agenda di lavoro in vista della ripresa politico-istituzionale – aggiunge il capogruppo del Psi – a partire da una riflessione sui risultati raggiunti con i Programmi Reddito Ponte, Work Experience ed Alta Formazione per cogliere i limiti e i punti di inadeguatezza, deve prevedere un adeguamento delle politiche per il lavoro e la formazione dei giovani. Serve creare una più fitta rete di cooperazione internazionale per far conoscere, tra i lucani nel mondo e tra i lucani in patria, cosa è davvero il ‘Sistema Italia’; il tutto coordinato da un gruppo di lavoro variegato, formato da esperti in tutto il mondo nei più diversi campi: culturale, economico, istituzionale, politico, accademico, imprenditoriale, anche e soprattutto artistico”.

“Deve essere chiaro – conclude Vita – che senza tutela dei diritti soprattutto nei Paesi dell’Unione Europea dove i nostri emigrati e i loro figli devono poter contare sulle stesse garanzie previdenziali, sanitarie, assistenziali che ci sono nel nostro Paese, non ci può essere alcun futuro di benessere sociale per i nostri corregionali all’estero e tanto meno di prospettive per i loro ragazzi. Su questo l’impegno della Quarta Commissione consiliare che si occupa di sicurezza sociale sarà massimo in stretta sintonia con la Commissione Lucani all’Estero”.

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