Vita commenta l’approvazione del fascicolo sanitario

Per l’esponente del Psi si tratta di un passo importante verso la modernizzazione del sistema sanitario regionale

“Il Fascicolo sanitario elettronico (FSE) istituito dalla Regione Basilicata rappresenta una doppia opportunità: per i cittadini, che possono avere la propria storia clinica disponibile in formato digitale, aggiornata e consultabile in ogni momento; per i professionisti del Servizio sanitario regionale, che possono consultare, in formato digitale, la documentazione utile a migliorare il servizio di assistenza alla persona”.
E’ il commento del Presidente della quarta Commissione (Politica Sociale) Rocco Vita (Psi) all’approvazione, avvenuta ieri in Consiglio regionale, all’unanimità, del regolamento di servizio per la consultazione telematica dei documenti clinici e l’istituzione e gestione del Fascicolo Sanitario Elettronico e del Dossier Sanitario Elettronico nel Servizio Sanitario regionale.

“Il provvedimento – precisa Vita – è il risultato di un lavoro approfondito svolto in Quarta Commissione con il contributo di tutti i consiglieri-commissari. Il fascicolo sanitario elettronico, in sintesi, è una raccolta di documentazione sanitaria che, nel tempo, costituisce la storia clinica di una persona. I dati ed i documenti sono memorizzati, distribuiti ed indicizzati all’interno dell’infrastruttura regionale di sanità elettronica, la rete informatica che collega i medici e i pediatri di famiglia a tutte le strutture sanitarie e agli specialisti del Servizio sanitario regionale che possono condividere, se l'interessato ha dato il proprio consenso – e nel rigoroso rispetto della privacy – la documentazione clinica relativa a prestazioni e servizi erogati nelle strutture del Servizio sanitario regionale (ad esempio, referti di visite ed esami specialistici)”.

“In definitiva – sottolinea Vita – si tratta di una carta d’identità sanitaria, in grado di migliorare l’assistenza di uno strumento tanto più efficace nelle urgenze in quanto permetterà agli operatori di inquadrare immediatamente i pazienti; consentirà la continuità delle cure, permetterà di condividere tra gli operatori le informazioni amministrative (ad esempio prenotazioni di visite specialistiche, ricette, etc.); favorirà un risparmio di risorse”. “Un passo importante – conclude il consigliere – verso la modernizzazione del sistema sanitario regionale”.

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