Il consigliere regionale del Pdl fa rilevare che “in Basilicata l’aumento delle insolvenze è maggiore rispetto al contesto nazionale, con una percentuale del 44,7 per cento”
“Individui, famiglie e imprese si sentono sempre più imbrigliate dal vorticoso fenomeno dell’indebitamento. Le cause sono molteplici. Le statistiche redatte dalla Banca d’Italia – sostiene Napoli – sulla situazione delle sofferenze di tutto il sistema bancario nazionale, emerse nel supplemento del bollettino statistico ‘Moneta e banche’, pongono l’accento sul preoccupante aumento registrato tra settembre 2010 e lo stesso mese del 2011. In termini percentuali, nel periodo preso in considerazione, la crescita delle sofferenze è pari al 40 per cento. L’esposizione di aziende e privati rappresenta una delle tante conseguenze di una consolidata crisi internazionale. I prestiti, che vengono iscritti quasi totalmente a perdite nei bilanci delle banche, aumentano poiché da un lato sono le imprese a toccare cifre allarmanti, passando dai 47,6 miliardi del 2010 a 66,6 miliardi nel 2011, dall’altro ci sono le famiglie consumatrici con una situazione non certamente rassicurante, basti osservare che l’evidente difficoltà passa dai 16,4 miliardi sino a 24 miliardi”.
“In Basilicata – sottolinea Napoli – l’aumento delle insolvenze è maggiore rispetto al contesto nazionale, con una percentuale del 44,7 per cento. Nel nostro territorio regionale, si è passati dai 505 milioni di euro del mese di luglio 2010 ai 703 milioni di euro nel luglio 2011. Sono 4,5 punti percentuali in più della media nazionale a collocarci al quarto posto della classifica delle regioni italiane in cui si evidenziano maggiori sofferenze bancarie. In un territorio debole come quello lucano, in virtù di tali cifre, bisognerebbe politicamente incidere con maggior forza per far fronte alle difficoltà delle famiglie, della classe imprenditoriale e di tutto il comparto produttivo, al fine di evitare che le stesse, per sopravvivere, ricorrano a forme illegali di finanziamento, finendo nella rete di organizzazioni criminali dedite all’usura”.