Il capogruppo del Psi in Consiglio regionale occorre “un modello di accoglienza dei migranti basato sull’integrazione dei cittadini extracomunitari nel territorio”
“Lo svuotamento, per ora, del Cie di Palazzo San Gervasio è l’occasione per rivendicare dal ministro Maroni e dal Governo la chiusura definitiva di questa struttura imposta da Roma nel periodo caldo di sbarchi a Lampedusa e per attuare un modello di accoglienza dei migranti basato sull’integrazione dei cittadini extracomunitari nel territorio”. E’ il messaggio che una delegazione del Psi guidata da Rocco Vita, capogruppo in Consiglio regionale e componente della segreteria nazionale del partito, ha affidato oggi con la partecipazione alla manifestazione indetta a Palazzo da numerose associazioni.
“Vogliamo lanciare – ha detto Vita – un vero e proprio patto territoriale di accoglienza in netta contrapposizione al ‘carcere’ per migranti e vogliamo coinvolgere i Comuni, oltre alla Regione e alla Provincia, i sindacati, la società civile e le organizzazioni professionali agricole. E intendiamo farlo proprio da un’area, quella dell’Alto Bradano – Vulture che da sempre è ospitale e solidale e pertanto rifiuta ogni ipotesi di localizzazione in questo territorio di una struttura detentiva. L’imminente arrivo di migranti per la raccolta di pomodoro è pertanto un’occasione e al tempo stesso un’opportunità per attuare questo progetto, a cominciare dalla sistemazione decorosa, specie per servizi, da garantire”.
Vita ha aggiunto che “le notizie che circolano sul futuro del Centro di Palazzo sono tutt’altro che rassicuranti perché ci sono elementi che lasciano ritenere che, dopo l’allungamento sino a 18 mesi di “detenzione” dei migranti decretato dal Ministro Maroni, si possa procedere ad una istituzionalizzazione dei Cei sul territorio nazionale e quindi a Palazzo. La eliminazione dei Cie e una prospettiva strutturata della accoglienza rappresentano un impegno importante delle donne del Partito socialista, dell’associazione del Forum delle donne socialiste e della Federazione giovanile socialista. Attraverso il raggiungimento di questo obiettivo si misura il livello di civiltà di un popolo e di un territorio”.