“Non voglio ripetere la stessa polemica del giugno scorso quando Moody’s annunciò di tenere sotto osservazione il rating della Regione Basilicata e in replica fui accusato di “catastrofismo”, ma è il presidente De Filippo che se la “cerca” attraverso una comunicazione istituzionale che ripete sempre la stessa storiella della “nave che affonda” e che insiste sui “tasti” che gli altri stanno peggio e che la Basilicata è legata al giudizio sull’affidabilità del Paese. Morale della favola: il Governatore, a parte gli argomenti di ovvietà, ci spieghi come far cambiare opinione agli economisti di Moody’s mettendo sul tavolo delle valutazione i barili di petrolio estratto e quelli da estrarre dal 2015”. A sostenerlo è il coordinatore regionale del Fli sen. Egidio Digilio.
“Sia chiaro questa polemica che il Governatore, ripeto, si cerca, non giova alle nostre comunità e fa il gioco dei grandi speculatori internazionali all’assalto di Borsa e Finanza che – aggiunge – hanno messo da tempo gli occhi sul petrolio, il gas e l’acqua del nostro territorio, compresi impianti e siti di stoccaggio del gas. Ma dopo aver rigettato, solo pochi giorni fa, in Consiglio Regionale ogni ragionevole proposta di far valere presso Governo e compagnie il diritto a rivedere in alto la percentuale di royalties sul petrolio, ancora insignificante, accontentandosi della card carburante, per giocarsi ogni card direttamente nella concertazione con il Governo attraverso lo “Smemorandum” d’Intesa (Smemorandum sicuro per Tremonti) è evidente che qualcuno dovrebbe pure richiamare il Presidente alle proprie responsabilità storiche. Se questa è infatti la direzione giusta cui si fa riferimento nella sbagliata comunicazione di propaganda si corre il rischio di sbagliare l’approccio al problema della ricchezza energetica di cui disponiamo che potrebbe da sola farci guadagnare il primo gradino del rating di Moody’s. C’è materia sufficiente per almeno una pagina del diario del portavoce”.
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