"Contestiamo il comportamento che la dirigenza di Poste Italiane Spa sta mettendo in atto, impedendo di fatto il libero confronto tra le parti su temi come Premio di Risultato, Efficienza servizio postale e sul mercato aperto ai privati tutto ciò a svantaggio dei lavoratori e degli utenti, creando così di fatto un vero e proprio conflitto all’art. 17 del C.C.N.L.”.
E’ quanto denunciano in Basilicata i segretari regionali di categoria della SLP-CISL, UIL-POSTE, CONFSAL-COM ed UGL-COM per i quali, “ nonostante tutti i tentativi di mediazione messi in campo dalle organizzazioni nazionali, Poste Italiane S.p.A. ha aperto un vero e proprio conflitto su questi temi che a nostro parere sono di notevole rilevanza. “Ad oggi – dichiarano i segretari lucani, Giuzio, Lauciello, Delle Cave e Di Giuseppe – non si è potuta raggiungere alcuna intesa sul Premio poiché l’Azienda ha riproposto importi che non ripagano lavoratrici e lavoratori dei loro sacrifici consentendo il raggiungimento degli straordinari risultati aziendali che, hanno visto invece, il management lautamente ricompensato”. “E’ nostro dovere denunciarne il tutto perché – continuano i segretari -, nonostante il completamento della fase di riorganizzazione dei servizi postali, si registrano gravi e continue inadempienze aziendali che di fatto vanificano i contenuti degli accordi nazionali e regionali peggiorando così, le condizioni dei lavoratori ed i servizi resi alla clientela. Cosa ancora più grave, si continua a registrare la carenza degli organici con, un’anomala applicazione di personale negli Uffici Postali, piattaforme tecnologiche non adeguate che rallentano le code agli sportelli, pressioni commerciali ai limiti del lecito”. Per i sindacalisti della Cisl, Uil, UGL e Confsal, , "il management di Poste Italiane S.p.A. ha assunto un atteggiamento incomprensibile: il sindacato a risposta di ciò ed unitariamente, ha deciso di mettere in campo azioni a tutela del servizio e dei lavoratori richiamando l'azienda ad una maggiore apertura al confronto e alla conciliazione per una positiva e serena risoluzione del conflitto in corso. Per tanto – concludono i segretari – per questi motivi si proclama sciopero dello straordinario e delle prestazioni aggiuntive fino al 30 ottobre 2011”.
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