Il consigliere regionale del Movimento per le autonomie: “con queste azioni sommerse e poco chiare non si incrementa altro che la sfiducia nel futuro e un non decollo del desiderio di ripresa di cui questa terra ha oggi più che mai tanto bisogno”
“La questione che in questi giorni è predominante nel dibattito politico – afferma Mollica – rispetto all’assunzione di dieci interinali effettuata da chi dovrebbe mettere in essere le azioni più lineari e trasparenti possibili, quale l’Assessore alla Formazione e lavoro, unitamente alla ridda di dichiarazioni accusatorie e di difesa, complica e aggrava il quadro politico fibrillante che esiste si a livello nazionale, ma anche a livello regionale. Non basta trincerarsi – continua Mollica – dietro fantomatici: ‘avevamo chiesto di bloccare…’ oppure ‘non sapevamo’ perché quello che è accaduto ancor di più rende il lavoro dei consiglieri, delle Commissioni, anche ai massimi vertici, come la dichiarazione del Presidente della IV Commissione consiliare, vano ed inutile”.
“Proprio nel momento in cui la questione occupazionale riveste priorità assoluta – sostiene Mollica – e la stabilizzazione del precariato rientra nei ragionamenti di tutto il Consiglio regionale, non si può pensare che l’Assessore al ramo possa by passare la volontà politica in questo caso della maggioranza, ma più complessivamente dell’intero Consiglio regionale. Sulla questione specifica anche lo stesso allora capogruppo di Idv, Mazzeo Cicchetti, aveva lanciato al suo Assessore segnali negativi rispetto alla prosecuzione di questa operazione e, nonostante tutti questi segnali, l’Assessore ritenendo proprio regno il Dipartimento Formazione e lavoro ha continuato impertinente sulla propria strada. L’Assessore del resto, rappresenta un partito che fa del proprio essere la trasparenza e la legalità, mentre notiamo che quello che viene detto a parole non ha consequenzialità nei fatti. Bene farebbe l’Assessore a voler ritornare sui propri passi perché sarebbe difficile qualora la paventata, ma mai portata avanti azione di sfiducia da parte del Pdl, fosse tradotta in fatti reali difficilmente ci si potrebbe sottrarre a votare a favore, non solo da parte di chi scrive, ma anche di chi pubblicamente ha preso posizioni sulla questione, non fosse altro che per solo motivo di coerenza politica e personale”.
“E’ necessaria – aggiunge l’esponente Mpa – una maggiore convergenza d'intenti nella classe politico-amministrativa e, comunque, tutto questo clima fatto di una politica litigiosa, di una mancata coerenza ai programmi e ai valori etici favorisce l’incitamento ad una sfiducia nella politica e nella classe dirigente che non fa di certo bene ai lucani già preoccupati dalla crisi economica, dalla disoccupazione, dal rischio di avere una pensione misera in futuro. Con queste azioni sommerse e poco chiare – conclude Mollica – non si incrementa altro che la sfiducia nel futuro e un non decollo del desiderio di ripresa di cui questa terra ha oggi più che mai tanto bisogno”.