"Le battaglie dell'artista Ulderico Pesce sono un esempio di grande impegno civico per affrancare la nostra regione dal malaffare e dalla politica faccendiera. Non potranno le minacce in suo danno bloccare la voglia di cambiamento dei Lucani, che cresce giorno dopo giorno. Non è sufficiente, da parte di politici e istituzioni, esprimere solidarietà a Ulderico Pesce dopo l'incendio che ha interessato il podere della sua famiglia. Più che belle parole, occorrono iniziative politiche ed istituzionali concrete per dimostrare di essere veramente contro chi, con tanta spregiudicatezza, attenta alla libertà di espressione e di opinione". Lo afferma Leonardo Pinto, presidente della Grande Lucania. "L'artista Pesce ha più volte richiamato, inutilmente, l'attenzione della politica e delle istituzioni, tra cui la magistratura, su scempi che deturpano il territorio ed inquinano l'ambiente. A tale richiamo non sono seguite iniziative serie per bloccare, ad esempio, l'inquinamento del fiume Noce, oggetto di una delle sue ultime denunce. In una regione come la nostra, afflitta da endemica rassegnazione, non sono gradite posizioni coraggiose. Anzi c'è chi si spinge a sostenere, con inusitata disinvoltura, che don Marcello Cozzi dovrebbe chiedere scusa a chi ha commesso, nell'esercizio delle proprie pubbliche funzioni, gravi ed inescusabili omissioni e disattenzioni. Vero è – aggiunge Pinto – che l'incendio del podere della famiglia Pesce, l'attentato alla discarica di Matera, gli incendi e gli attentati ad alcune aziende del metapontino, sono la risposta a quanti continuano a sostenere, stupidamente, che la nostra è una regione tutto sommato tranquilla. Duole dover constatare che, purtroppo, non è così. L'assenza di una sana politica, che persegua lo sviluppo della Lucania fondato sulla legalità, consente alla criminalità, anche quella dei “colletti bianchi”, di radicarsi sul territorio e di soggiogarlo. Le battaglie di Ulderico Pesce e di chi come lui ha a cuore il bene comune, sono le battaglie del movimento La Grande Lucania, che si oppone all'idea che la nostra terra debba essere, contemporaneamente, la regione più ricca e più povera d'Europa. Questa è una contraddizione inaccettabile. Infatti, sia pure in una concezione di solidarietà e contro ogni forma di egoismo, devono essere innanzitutto i Lucani a beneficiare della propria ricchezza. Continui Ulderico Pesce nelle sue nobili battaglie. La Grande Lucania gli è vicino".
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