Fenice: Ola, analisi su falda acquifera

La Ola (Organizzazione lucana ambientalista), in una nota, ha chiesto alla Regione Basilicata ed ai vertici dell'Arpab l'analisi delle matrici acqua e suolo, nonché della matrice biologica, nel raggio di 10 chilometri dall'inceneritore Fenice.
"Forti perplessità – secondo l'Organizzazione – continua a suscitare la scelta di procedere ad una bonifica parziale e limitata in attesa di una bonifica più vasta, senza aver accertato prima la rimozione delle fonti di inquinamento che restano ancora oscure e poco chiare, mentre la società cerca di circoscrivere l'area della bonifica confinandola al perimetro dello stabilimento solo alla contaminazione delle falde e non al suolo".
"E' assolutamente necessario – afferma la Ola – un dettagliato studio della falda acquifera a monte e a valle dell'inceneritore per valutare l'andamento della stessa, tenendo conto della prossimità all'impianto del fiume Ofanto. Lo stesso piano di caratterizzazione presentato da EDF-Fenice spa, propedeutico al progetto del bonifica – così come già rilevato dalla Ola – risulta lacunoso soprattutto per quanto attiene gli aspetti geologici ed idrogeologici che sembrerebbero essere riferiti solo alla situazione limitrofa all'inceneritore, senza spingersi oltre, con una rigida separazione di quello che sembrerebbero due falde, oggetto di attenzione nel piano di caratterizzazione presentato dalla società".
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