“Le continue notizie che provengono da Bruxelles, da fonti della Commissione Europea, sulle ipotesi di modifica per la programmazione del prossimo sessennio (2014-2020) dei fondi comunitari alle Regioni del Sud ci allarmano non poco, tenuto conto dell’insostituibile rilevanza dei fondi dell’Ue per la nostra Regione come per tutte le altre regioni meridionali”.
A sostenerlo è il segretario generale regionale della Uil lucana Carmine Vaccaro sottolineando che “il rapido utilizzo delle risorse derivanti dai Fondi Strutturali è sempre più urgente. Infatti, il dato di questa spesa è in forte e drammatico ritardo, dal momento che a maggio di quest’anno risulta speso complessivamente, a livello nazionale, soltanto il 13,8% del totale del contributo a disposizione (8,2 miliardi di euro su un totale di 59,4 miliardi). Entro la fine dell’anno, per evitare la “restituzione” occorre certificare a Bruxelles un’ulteriore spesa di 6,7 miliardi di euro, di cui 4,8 miliardi per il Mezzogiorno.
Una delle cause – continua Vaccaro – è stata l’inclusione nel parametro di calcolo del Patto di Stabilità Interno del cofinanziamento nazionale dei Fondi Europei che non ha agevolato per nulla la spesa di tali risorse. Se la nuova norma passerà non ci saranno più alibi per le Istituzioni nell’accelerazione della spesa delle risorse europee su interventi qualificati in grado di affrontare l’emergenza occupazione, soprattutto nel Sud, principale condizione affinché il nostro Paese riprenda a crescere in termini di competitività e di PIL.
Quanto alla Basilicata il 6° monitoraggio sulla Programmazione e la spesa dei Fondi Strutturali Europei effettuato dalla Uil nazionale conferma ritardi che non vanno sottovalutati: al 31 maggio scorso la spesa certificata è del 19,2% (207 milioni di euro su un totale di 1,1 miliardi di euro), con l'aumento dell'1,7% rispetto all'anno scorso; mentre gli impegni sono al 37,5%, con l'aumento dell’8,2% rispetto a dicembre 2010. Il FSE investito e certificato in Basilicata è al 21,3% e gli impegni al 37,3%; per il FESR l'investimento certificato è al 18,4% e gli impegni al 37,6%.
La Basilicata (insieme ad Abruzzo, Molise e Sardegna) è alla definizione del nuovo budget comunitario 2014-2020. In seguito alla decisione della Commissione Europea per una migliore definizione del parziale ritardo di alcune Regioni, in sostituzione dell'attuale ‘phasing out/in’, istituisce la nuova categoria, definita ‘in transizione". Per la Uil – conclude Vaccaro – oggi c’è una vera e propria corsa contro il tempo per lo “scadenzario” fissato dagli organismi Ue e dall’altra l’esigenza di far pesare la propria posizione di intesa con quella delle altre Regioni del Sud per liberare risorse tanto più essenziali dopo i tagli dei finanziamenti statali.
Di qui la proposta di prevedere una sessione straordinaria del Consiglio Regionale sui programmi di spesa comunitaria preceduta da un tavolo di concertazione con sindacati ed associazioni di imprese”.