Benedetto: un serio sostegno al comparto delle costruzioni

Il consigliere regionale di Idv: “in finanziaria un segnale alle richieste di sindacati ed imprese di costruzione”

“Il grido d’allarme sulla gravissima crisi che vive il comparto delle costruzioni in Basilicata, con la perdita di circa 5mila posti di lavoro e la chiusura di decine di piccole imprese per lo più artigiane, nel giro di un anno, insieme a proposte unitarie di sindacati ed associazioni imprenditoriali per superare questa situazione richiedono un primo segnale di impegno da lanciare con la finanziaria regionale 2012”. E’ quanto sostiene il presidente del gruppo Idv alla Regione, Nicola Benedetto, che ha partecipato oggi all’assemblea degli Stati Generali delle Costruzioni.

“Le imprese – aggiunge – chiedono, soprattutto, facilitazione di accesso al credito per favorire la ripresa. Penso che l’istituzione di un Fondo di Rotazione per attivare mutui in grado di consentire l’apertura di piccoli cantieri, ad esempio per la ristrutturazione e l’adeguamento di case proprio con lo stesso meccanismo che abbiamo sperimentato da anni in agricoltura, possa rappresentare una prima risposta. Non possiamo sottovalutare che la funzione storica del settore delle costruzioni per arginare la crisi è da tempo venuta meno, in quanto le risorse pubbliche sono sempre più ridotte ed hanno avuto un andamento disorganico tanto che le imprese hanno dovuto pagare oneri pesanti per l’anticipazione dei crediti da parte delle banche”.

Secondo Benedetto “l’avvio operativo dell’Osservatorio regionale sui lavori pubblici, che pure abbiamo sostenuto, non è più sufficiente a segnare un’iniziativa della Regione che non può limitarsi a monitorare gare di opere pubbliche, a snellire le procedure burocratiche e a rivendicare finanziamenti statali che arrivano sempre in ritardo. Sindacati ed imprese hanno dato oggi una lezione alla classe politica e dirigente in termini di alta progettualità dimostrata e per non perdere la speranza ad invertire una tendenza che è sicuramente nazionale, ma nella nostra realtà ha conseguenze più nefaste sull’economia e l’occupazione. Se vogliamo realmente comprendere la lezione dobbiamo spendere tutti i soldi del Programma Fesr 2007-2013 senza rischiare il disimpegno di un solo euro e attuare i tanti progetti custoditi nei cassetti, dando priorità ad un Programma di difesa del suolo da frane e alluvioni”.

“Ho trovato, infine, di grande interesse – afferma Benedetto – la proposta di promuovere un Distretto produttivo dell’edilizia sostenibile con l’obiettivo di diffondere sul territorio un nuovo modo di costruire finalizzato a realizzare un prodotto edilizio più evoluto che minimizzi l’utilizzo delle risorse ambientali e favorisca il risparmio energetico, sulla base dell’esperienza matura dalla Regione Puglia”.

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