Venezia: subito il Piano di riordino sanitario

A giudizio del consigliere regionale del Pdl “quanto accaduto nell’ospedale di Policoro deve far riflettere la Giunta DeFilippo e porre l’attenzione sullo stato della sanità in Basilicata”

“Il grave fatto accaduto presso l’Ospedale di Policoro – afferma Venezia – dove una giovane mamma di 32 anni ha perso la vita dopo un parto cesareo, per cause ancora non accertate, deve far porre l’attenzione sullo stato della sanità in Basilicata, sottoposta negli ultimi mesi ad una serie di tagli indiscriminati che hanno penalizzato esclusivamente i servizi senza intaccare, minimamente, i tanti sprechi che, purtroppo, continuano a rappresentare una voce importante nel capitolo di spesa del bilancio regionale. A seguito del grave fatto – continua Venezia – tutta la stampa parlerà di un nuovo caso di malasanità nazionale e per qualche giorno i riflettori saranno puntati sull’Ospedale di Policoro e dei suoi operatori sanitari e parasanitari additati, all’opinione pubblica, come i responsabili di queste morti assurde. Spenti i riflettori, il tutto rientrerà nella consueta normalità lucana con, da una parte una giovane vita spenta definitivamente e dall’altra la politica che continuerà nella sua strada della clientela e dello sperpero del danaro pubblico. E’ del tutto evidente che tutto questo non può perdurare nel tempo illimitatamente, ma deve avere una fine”.

“L’assessore Martorano – sostiene Venezia – deve avere il coraggio di interrompere questo circuito vizioso che a Policoro ha avuto il suo epilogo, prevedendo, rapidamente, e prima dei tempi stabiliti, in Consiglio regionale, un Piano di riordino sanitario che tenga conto delle reali esigenze del territorio e di una sanità moderna, mettendo da parte le vecchie logiche clientelari ed individuando le professionalità migliori da mettere a disposizione dei pazienti lucani. E’ troppo facile accusare i medici e tutto il personale che opera nella sanità senza conoscere le condizioni di disagio in cui operano e gli insostenibili carichi di lavoro a cui sono sottoposti. E’ troppo facile, come è accaduto per Tinchi, chiudere gli ospedali pensando di ridurre la spesa, senza avere le idee chiare su come gestire la sanità regionale rendendola appetibile all’utenza lucana e delle regioni limitrofe. Il risultato sarà un drammatico incremento della spesa derivante dall’aumento dell’emigrazione sanitaria. In questa maniera non si risolvono i problemi della sanità, ma si adotta il criterio di nascondere sotto lo zerbino la polvere accumulata”.

“Il Pdl – conclude Venezia – in varie occasioni ha dato la sua disponibilità a collaborare con la maggioranza per la risoluzione dei gravi problemi che affliggono la Basilicata, ma questa disponibilità può essere tale solo se il centro sinistra dimostra seriamente di voler chiudere con un passato, anche recente, davvero censurabile”.
 

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