“La Basilicata seppe reagire con immediatezza e tenacia”
“Tra gli anniversari della nostra storia regionale, quello del 23 novembre 1980 apre ancora ricordi drammatici e rievocazioni così tristemente autentiche da lasciarci ancora provati. Sono trascorsi trent’anni dal tremendo evento sismico che segnò duramente la Campania e la Basilicata, lasciandole profondamente martoriate.
A lenire le enormi ferite – ha detto De Filippo nel corso della presentazione del programma per il trentennale del terremoto – intervenne una grande risposta di solidarietà e di capacità amministrativa. Nei giorni del lutto ci confortò la grande gara di generosità che impegnò tantissimi italiani anche quelli residenti all’estero e la preziosa azione della protezione civile, dei volontari, delle forze dell’ordine e dei militari.
La Basilicata, però, non si perse d’animo e seppe reagire con immediatezza e tenacia. La qualità della ricostruzione edilizia che ha visto i Sindaci in prima persona esprimere la loro capacità amministrativa, in stretta sinergia con lo Stato e la Regione, e l’impegno profuso dalle stesse Amministrazioni comunali di Potenza, Balvano, Bella, Brienza, Castelgrande, Muro Lucano, Pescopagano, Ruvo del Monte e Vietri di Potenza hanno dato un impulso determinante al processo di ricostruzione, che adesso deve essere necessariamente completato.
Nella drammatica fase di quell’emergenza – ha continuato il governatore – che vedeva il 60 per cento del patrimonio abitativo dei Comuni coinvolti dichiarato inagibile, fu disegnato un processo di ricostruzione che tracciasse anche una via allo sviluppo delle aree terremotate.
In quell’ottica fu prevista l’istituzione dell’Università a cui affidare un ruolo decisivo nell’interpretazione dei fenomeni economici e culturali della regione, perché è nel talento delle giovani generazioni e nelle vocazioni dei territori la chiave adatta a governare le spinte della globalizzazione.
Le manifestazioni promosse per il trentennale del sisma ci consentiranno con il prezioso contributo dei sindaci e dei tecnici di mettere finalmente un punto fermo alla ricostruzione e operare una riflessione sulle politiche di prevenzione da attuare sul territorio”.
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