“Mentre sulla sanità la scelta coraggiosa del Presidente degli Usa Obama è marcatamente a favore delle popolazioni disagiate e si iscrive come atto di buona politica di sinistra, la manovra decisa dal Presidente De Filippo e dall’Assessore Martorano va in tutt’altra direzione e si iscrive come atto di politica antipopolare”. E’ il commento di Giacomo Nardiello, componente della segreteria regionale del Pdci-FdS.
“Non è certo sufficiente giustificare i provvedimenti assunti, che di fatto colpiscono direttamente gli utenti come la prescrizione di un solo pezzo di ogni farmaco per ricetta medica e la sospensione dell’istituto di “pronta disponibilità telefonica” che riguarda i medici territoriali– aggiunge Nardiello – con il rischio di nomina di un commissario del Governo, in quanto è possibile prevedere una riduzione della stessa indennità in una percentuale da concordare. E sempre negativo è il provvedimento che limiterà le assunzioni nelle Aziende Sanitarie Locali specie per il superamento di diffuse situazioni di precariato e per rafforzare organici in settori delicati e che registrano gravi carenze di organici. Sono convinto invece – continua l’esponente del Pdci-FdS – che il risparmio si può realizzare colpendo sprechi reali che purtroppo si continuano a verificare negli ospedali e nelle strutture gestite dalle Asl senza incidere sulla quantità e sulla qualità delle prestazioni da erogare ai cittadini. L’auspicio è che la Giunta regionale riapra un confronto con i partiti del centrosinistra, che sono stati sinora tenuti fuori da ogni preventiva consultazione, con i sindacati del comparto sanitario e dei pensionati, le organizzazioni dei medici per introdurre significativi cambiamenti nel pacchetto di provvedimenti appena approvato. Il diritto alla salute come previsto nel programma di questa legislatura regionale va difeso e non deve diventare terreno per tagli di spesa pubblica”.
(bas – 04)