“Se medici e farmacisti si accontentano dei tavoli tecnici, facciano pure. La verità è che la Giunta regionale tenta di far passare propri provvedimenti con pesanti penalizzazioni per medici di famiglia e titolari di farmacie, destinati ovviamente a ripercussioni sui cittadini, soprattutto residenti in piccoli comuni e di aree interne, per “necessità” attribuendo le proprie scelte a conseguenze della manovra economica del Governo, ma è solo un modo per scaricare responsabilità dirette”. E' quanto sostiene il coordinatore regionale vicario del Pdl sen. Egidio Digilio sottolineando che “nessuna Regione, pur interessata dalla manovra di sacrifici voluta dal Governo, si è comportata come la Basilicata, vale a dire con gli stessi provvedimenti. E' facile adesso, pur di recuperare consensi tra le categorie professionali sanitarie, rimandare a medici e farmacisti la “patata bollente” dei tagli da operare senza però toccare gli atti assunti in maniera unilaterale. Il tentativo demagogico della Giunta Regionale – aggiunge Digilio – punta a coprire responsabilità che riguardano gli sprechi della spesa sanitaria e che riguardano soprattutto gli ospedali e le strutture socio-sanitarie delle due Aziende Sanitarie Locali. Nonostante i ripetuti annunci di riorganizzazione della rete ospedaliera e dei servizi accade infatti che non si ha il coraggio di mettere in discussione “ospedali doppioni” che convivono sul territorio a distanza di pochi chilometri e con gli stessi reparti per un'utenza limitata a poche migliaia di cittadini. E' qui – dice il coordinatore del Pdl – che si annida il grosso degli sprechi con il risultato che le liste di attesa per i cittadini sono l'esempio di una sanità che non è in grado di garantire prestazioni efficienti. L'assessore alla Sanità da imprenditore dovrebbe avere l'onesta morale di riconoscere che non avrebbe mai deciso questi provvedimenti per la sua azienda”.
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