Per il consigliere di Idv “la nuova intesa Stato-Regione sul petrolio e l’aggiornamento dell’intesa Regione-Eni possono rappresentare un’occasione irripetibile per chiedere all’Eni di non smantellare completamente la sua presenza in Valbasento”
“Le buone notizie, anche se in attesa di conferma ufficiale e di atti concreti già dai prossimi giorni, provenienti dall’incontro di oggi in Regione conclusosi con l’impegno dei dirigenti della Sun Pack (Gruppo Super Film) ad avviare assunzioni temporanee di quindici giorni per eseguire le prove di produzione degli impianti della ex Cfp di Pisticci, ci lasciano sognare e sperare sulla possibilità di una ripresa sia pure parziale delle attività produttive in Valbasento”. E’ il commento del consigliere regionale di Idv, Nicola Benedetto, per il quale “qualsiasi soluzione in grado di recuperare in Valbasento posti di lavoro e stabilimenti va incoraggiata e sostenuta senza preclusioni rispetto a programmi industriali e ancor più alle provenienze estere degli imprenditori titolari dei progetti”.
“Nessuno si illude che sia possibile tornare ai 4.500 posti di lavoro dei ‘tempi d’oro’ dell’Eni ma – continua Benedetto – anche la riassunzione di 35 operai, tra l’altro giovanissimi e specializzati, quindi, certamente da non meritare di restare a casa, potrebbe riaprire nuove speranze, in verità mai sopite, sul futuro produttivo ed occupazionale di quest’area industriale, ovviamente non più come polo chimico ma riconvertita a nuove produzioni tecnologicamente avanzate e richieste dai mercati. Credo in proposito che la nuova intesa Stato-Regione sul petrolio e l’aggiornamento dell’intesa Regione-Eni – afferma il consigliere di Idv – possano rappresentare un’occasione irripetibile per chiedere all’Eni di non smantellare completamente la sua presenza in Valbasento, anzi, di valutare nella cornice delle politiche aggiuntive di sviluppo industriale che si andranno a definire con il Governo, quale ruolo può svolgere non solo ed esclusivamente in Val d’Agri. Non si può certo sottacere la responsabilità passata dell’Eni come nella vicenda ex Cfp di Pisticci la cui società era stata ceduta nel 2002 da Snia al fondo d'investimenti Bridgepoint Capital, attraverso un'operazione da 120 milioni di euro con 174 dipendenti iniziali ridotti poi bruscamente a 69 e i risultati che tutti conosciamo”.