Regolamentazione parcheggi al San Carlo

Un primo passo risolutivo raggiunto grazie all’intervento del difensore civico regionale, Antonia Fiordelisi

A seguito dell&rsquo;intervento del Difensore civico regionale in tema dei parcheggi pertinenziali all&rsquo;Ospedale San Carlo di Potenza, l&rsquo;Azienda Ospedaliera ha posto in essere un fattivo e collaborativo confronto con il Concessionario, raggiungendo l&rsquo;intesa di eliminare il pagamento della tariffa nella fascia oraria 21.00 &ndash; 7.00, garantendo, cos&igrave;, la gratuit&agrave; dei parcheggi a raso posti lungo la viabilit&agrave; del plesso durante le ore notturno.<br /><br />&ldquo;Un risultato importante &ndash; ha sottolineato&nbsp; Fiordelisi – che esprime la volont&agrave; dell&rsquo;Amministrazione del nosocomio potentino di voler accogliere le rimostranze dei cittadini che attraverso l&rsquo;Ufficio di Difesa Civica hanno voluto far sentire la propria voce su una questione che da tempo &egrave; al centro di aspre polemiche tra gli utenti e le istituzioni cittadine ed ospedaliere. Si tratta di una struttura frequentata per necessit&agrave; da un&rsquo;ampia fetta di popolazione e le tariffe praticate, pur se invariate rispetto alle precedenti convenzioni con l&rsquo;Amministrazione comunale e inferiori rispetto a quelle applicate su scala nazionale, risultano onerose per coloro che sono costretti a frequentare l&rsquo;Ospedale per diversi giorni o ciclicamente per malattie croniche&quot;.<br /><br />&ldquo;Ritengo la risposta del direttore generale del San Carlo, Rocco Maglietta, un primo passo concreto verso il superamento delle criticit&agrave; segnalate da un cittadino all&rsquo;Ufficio di Difesa Civica e &ndash; ha concluso Antonia Fiordelisi &ndash; resto disponibile a proseguire sulla strada della trattativa per addivenire a una soluzione rispettosa delle norme, del buon senso e, soprattutto, dello Statuto Costituzionale del cittadino, inteso come centro attivo di godimento dei diritti nei confronti dell&rsquo;amministrazione pubblica, cos&igrave; come pi&ugrave; volte evidenziato dalla Corte Europea dei Diritti dell&rsquo;Uomo&rdquo;.<br /><br /><br />

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