"Tutti ricordano Pietro Ingrao per la sua coerenza e passione politica, per la frequentazione del dubbio come metodo di ricerca per il lavoro, la democrazia le libertà. Con la sua scomparsa, una vita piena di impegno, lotte per la partecipazione democratica, occorre recuperare l'insegnamento principale: lo studio, la ricerca e l'unità della sinistra, non solo per contrastare la deriva populista e neoclassista, che promette e fa male, che attanaglia il Paese, dal Nord a Sud".
Così Pietro Simonetti (Cseres) ricorda Pietro Ingrao scomparso ieri.
"Negli anni 50 del Novecento intuì l'importanza della unità degli operai gli intellettuali del Nord con i braccianti e contadini del Sud per lo sviluppo del Paese e la rinascita del Mezzogiorno. I progressi dei decenni successivi, l'apporto del Pci e del movimento sindacale sono anche il segno della sua impronta politica. Nella stessa Basilicata si può agevolmente rintracciare l'esito della sua proposta: spirito pubblico, vertenze e piattaforme non fuochi di paglia, irrigazione e agricoltura moderna, manifattura, lotta all'analfabetismo, i Comuni come potenze democratiche, programmazione. Tanti di noi nel Pci sono cresciuti in questo percorso".
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