Moratoria petrolio, Autilio: domani segnali su rotta Governo

Per il capogruppo di IdV da domani si avranno prime idee su posizione governativa e su quanto spetta a Consiglio e Giunta in difesa di questa scelta che non è solo ‘no’ a trivelle facili ma soprattutto ‘sì’ a programma straordinario di interventi

Domani al primo Consiglio dei Ministri dopo la pausa feriale, interamente dedicato alla crescita, il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, metterà le carte in tavola e ufficializzerà il suo pacchetto di misure per l’energia che sarà il primo vero e proprio banco di prova della moratoria sulla ricerca petrolifera decisa dal Consiglio regionale della Basilicata”. E’ quanto sostiene il capogruppo di IdV Antonio Autilio, per il quale “non a caso il Presidente di IdV, Antonio Di Pietro, ha definito Passera il “ministro trivellatore” perché l’esponente del Governo Monti non ha fatto alcun mistero di voler moltiplicare le trivellazioni alla ricerca del petrolio e tagliare i fondi per la ricerca sulle rinnovabili, cioè sulla strada che tutta l'Europa considera l'orizzonte del futuro, da cui prestissimo dipenderanno lo sviluppo, la crescita e il risparmio. Per mettere in pratica questo piano, Passera vuole che le trivellazioni arrivino quasi a riva, ed anche sulla terra ferma punta a semplificare le procedure e le autorizzazioni per dare mano libera al Governo e alle compagnie”.

“La strategia del ministro – continua Autilio – è nota: accrescere la produzione petrolifera nazionale fino a raggiungere il 20% della domanda, via libera agli investimenti sul gas, i progetti di metanodotti dall’Algeria e il “corridoio Sud” nell’Adriatico avranno il pieno sostegno governativo, così come i progetti di 4 rigassificatori approvati o in costruzione. Una parte delle misure sono già state prese (scorporo di Eni dalla Snam, taglio agli incentivi delle rinnovabili), altre sono pronte: permessi più facili per perforazioni petrolifere e la semplificazione amministrativa, mentre a settembre sarà pronto un piano, ‘un indirizzo strategico coerente e unitario’, come si legge nel documento riservato del ministero, da trasformare in proposte normative sin dai prossimi mesi. E per tentare di convincere le Regioni che come la nostra non intendono arretrare nemmeno di un millimetro dalle proprie posizioni di piena gestione del territorio, il Ministro fa ricorso alle solite cifre di miliardi d’investimenti in infrastrutture e 25 mila nuovi posti di lavoro ‘stabili ed addizionali’ nella filiera petrolifera ed energetica”.

“Domani – afferma il capogruppo di IdV – avremo una prima idea del percorso che intende svolgere il Governo e al tempo stesso dei compiti che ci spettano, come Consiglio e Giunta, per difendere a denti stretti la scelta della moratoria da far pesare ai tavoli di Governo e compagnie, perché la moratoria non è solo un ‘no’ a trivelle facili ma anche e soprattutto un ‘sì’ alla determinazione di una nuova percentuale delle royalties (almeno il 50%), all’avvio del programma di infrastrutture contenuto nel Memorandum”, ad un programma straordinario di interventi produttivi e nuova occupazione in Val d’Agri insieme a quello di tutela dell’ambiente, del territorio e della salute”.

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