Lingua dei segni, Mollica: presto la legge regionale

Il presidente dell’Assemblea ha partecipato a Venosa alla prima giornata di “Un giorno da segnare”, manifestazione proposta dall’associazione Vicolè “per far conoscere al pubblico il dinamismo del Festival internazionale del cinema sordo di Roma”

&ldquo;La Basilicata si appresta a diventare la sesta Regione italiana ad approvare una legge per il riconoscimento della lingua dei segni e per la piena accessibilit&agrave; delle persone sorde alla vita collettiva, con l&rsquo;obiettivo di favorire l&rsquo;inclusione sociale delle persone con disabilit&agrave; uditiva attraverso la promozione del riconoscimento della Lis e l&rsquo;istituzione dell&rsquo;Albo regionale degli interpreti della Lingua dei segni Italiana&rdquo;. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica, che ieri sera a Venosa ha partecipato alla prima giornata di &ldquo;Un giorno da segnare&rdquo;, manifestazione proposta dall&rsquo;associazione Vicol&egrave; &ldquo;per far conoscere al pubblico il dinamismo del Festival internazionale del cinema sordo di Roma in un contesto come quello del patrimonio artistico, culturale e monumentale delle citt&agrave; di Venosa e Matera&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Bisogna integrare la proposta di legge con una norma che stabilisca il livello di interpretariato &ndash; ha aggiunto Mollica -, perch&eacute; la legge deve soddisfare ci&ograve; che il mondo dei sordi chiede e non quello che pensa di sapere il legiferatore&rdquo;, ha detto ancora Mollica ricordando che &ldquo;il Corecom Basilicata &egrave; stato il primo in Italia a sottoscrivere un&rsquo;intesa con la testata giornalistica regionale della Rai per assicurare l&rsquo;edizione Lis del Tg3 regionale della Basilicata ed a sostenere l&rsquo;edizione settimanale del Tg web Lis del Consiglio regionale. Un servizio che sar&agrave; mio impegno continuare a garantire a prescindere dalle indicazioni, in senso contrario, che l&rsquo;Agicom impone al Corecom&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Occasioni come questa &ndash; ha concluso Mollica – devono far entrare nell&rsquo;anima un modo di vedere e un modo di vivere. La lingua dei segni non toglie ma d&agrave; pari dignit&agrave; a tutti i cittadini. Solo una persona disabile su quattro trova lavoro in Italia. Non basta solo una legge, ci vuole una cultura nuova sul mondo del lavoro perch&eacute; le persone sorde sono pi&ugrave; discriminate delle altre nel mercato del lavoro. Dobbiamo abbattere tutte le barriere alla comunicazione e all&rsquo;accesso al lavoro. Dopo un&rsquo;attesa di circa vent&rsquo;anni il disegno di legge per il riconoscimento della Lis e della Lis tattile arriva in Senato per essere discusso e, si spera, finalmente approvato. Un altro passo in avanti per l&rsquo;inclusione e l&rsquo;affermazione dei diritti dei sordi&rdquo;.<br />&nbsp;

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