“Dopo che i massimi dirigenti Fiat, John Elkann e Sergio Marchionne, hanno confermato al Governo che il “cuore” della Fiat resta italiano vorremmo che anche il “cervello” del Campus di Melfi sia confermato come patrimonio italiano della ricerca tecnologica per l’automotive”. E’ il commento del segretario generale regionale della Uil della Basilicata Carmine Vaccaro per il quale “l’incontro di oggi Governo-Fiat ha diradato più di qualche nube sulla missione futura della Fiat nel nostro Paese. Intanto, finalmente, il Governo ha avvertito l’esigenza di incontrare il management Fiat per mettere fine alle interpretazioni delle scorse settimane sulle dichiarazioni poco chiare dell’a.d . Marchionne sull’ipotesi di trasferire negli Usa il centro di decisioni industriali e commerciali. E’ di fatti un nuovo incoraggiamento ad accelerare –osserva Vaccaro – il programma del secondo modello a Melfi e a produrre di più. Inoltre, il primo contatto tra Fiat e il sistema delle autonomie locali del Piemonte (Regione, Provincia e Comune di Torino) rafforza la nostra sollecitazione rivolta al Presidente De Filippo per un confronto diretto, magari insieme ai Governatori delle altre Regioni dove sono localizzati impianti Fiat, per esercitare un ruolo di concertazione proprio come ha fatto il suo collega Cota del Piemonte e quindi svolgendo un ruolo di protagonismo istituzionale per rafforzare la posizione dei sindacati. Sono queste – conclude Vaccaro – le condizioni che la Uil considera fondamentali per affrontare la questione della competitività e della produttività che per noi, al pari della modifica dell’organizzazione del lavoro, non è certo un tabù”.
Bas 03