“L’improvviso stop della produzione nello stabilimento auto di Melfi che, secondo quanto ha reso noto la Fismic, è dovuta alla carenza di cerchioni prodotti in Polonia e compressori per le Jeep Renegade e le 500X prodotti anch’essi in altri stabilimenti italiani ed esteri, dovrebbe far scattare un campanello d’allarme sulla situazione della componentistica auto a Melfi”. E’ quanto sostiene il segretario regionale della DC-Libertas Giuseppe Potenza per il quale “si è determinata una situazione paradossale con richieste fortissime di auto e l’impossibilità a produrle, una situazione che non deve più ripetersi anche per l’immagine della nostra regione”.
“Dopo l’avvio a pieno regime dei programmi Fca di nuovi modelli – aggiunge – la fornitura di commesse persino dall’estero non solo è ingiustificata e dannosa per lo stesso gruppo automobilistico, come testimonia la situazione di questi giorni, ma sottrae occupazione e attività imprenditoriali che sono possibili se non interamente nell’area industriale San Nicola di Melfi comunque sul nostro territorio regionale. E’ il caso di ricordare che ci sono nuclei industriali ex 219 in buona parte infrastrutturati e dotati di servizi adeguati che ospitano quelli che sono definiti simboli del cimitero dell’industrializzazione degli anni novanta. In proposito – dice Potenza – l’atteggiamento di Confindustria regionale appare incomprensibile perché, pur non potendo contare più sull’adesione del Gruppo internazionale dell’ad Marchionne, possono contare su numerose aziende anche lucane in grado di acquisire commesse da Fca. Pertanto un maggiore impegno ed interessamento sarebbe necessario. Credo che alla Regione – afferma il segretario DC – debba attivare una propria autonoma iniziativa di interlocuzione con il management del Gruppo per candidare le nostre aree industriali ad ospitare attività dell’indotto sia per riconvertirle ed evitare lo spreco di risorse finanziarie passate e per utilizzare le provvidenze di aiuti diretti ed indiretti e per nuova occupazione. In gioco c’è l’attrattività della Basilicata e con essa il rilancio dell’occupazione che per i nostri giovani laureati è legata al programma de l Campus Tecnologico di San Nicola di Melfi anch’esso in stand by”.
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