CIA, UN LITRO DI LATTE ALLA STALLA MENO DI UNA TAZZINA DI CAFFE’

Un litro di latte lucano di alta qualità, che i grandi marchi lattiero-caseari del Nord acquistano alla stalla, viene pagato all’allevatore lucano meno della metà di quanto costa una tazzina di caffè al bar. E’ questa la motivazione principale – sottolinea la Cia – della manifestazione con protagonisti migliaia di agricoltori, provenienti da tutt'Europa, scesi in piazza a Bruxelles per sollecitare le istituzioni comunitarie a intervenire tempestivamente sulla crisi della zootecnia.
«In un momento in cui il rapporto fra il prezzo del latte alla stalla e il suo costo di produzione ha raggiunto livelli inaccettabili per gli allevatori, l’Europa – afferma Luciano Sileo, Ufficio Zootecnia Cia Basilicata – vara una misura che permette l’utilizzo di latte in polvere nella produzione di derivati. Tutto ciò mentre le aziende zootecniche che ancora oggi continuano a produrre –aggiunge – sono, certamente, quelle più efficienti e maggiormente orientate al mercato e la cui crescita, registrata in questi difficili anni, è un segnale di fiducia nella tenuta del settore. Il latte fresco – come quello lucano che viene conferito a grandi e prestigiose imprese nazionali – è già quasi tutto ottenuto a partire da latte crudo proveniente da allevamenti italiani.
“Con questa manifestazione vogliamo sostenere le istanze dei produttori italiani in Ue -ha detto dalla capitale belga Dino Scanavino, responsabile del coordinamento che riunisce Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari. La situazione della zootecnia sta diventando sempre più insostenibile e gli agricoltori, nonostante i loro sacrifici, non riescono a lasciarsi alle spalle gli effetti della crisi. Da un lato il comparto della carne, che deve fare i conti con la sempre più pressante volatilità dei costi delle materie prime, con la forte dipendenza dall'estero dei ristalli e con i prezzi fermi da troppo tempo a livelli non remunerativi; dall'altro lato il settore lattiero-caseario, con quotazioni all'origine in caduta libera negli ultimi mesi. Un comparto che, dopo trent'anni di sistema delle quote, necessita di certezze per il futuro e le cui prospettive reddituali sono tutte da valutare”.
bas 03

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