“Ho apprezzato molto nel breve messaggio televisivo del Presidente De Filippo il richiamo a raddoppiare ogni sforzo per raccogliere la pesante sfida che ci attende tutti (senza alcuna esclusione) nel 2011 e ancor più il richiamo alla sobrietà. Credo che soprattutto un atteggiamento più sobrio e responsabile della politica lucana possa essere davvero utile ad affrontare i tanti problemi che in verità ci trasciniamo non dal 2010 ma già da qualche anno e a far tornare la speranza tra giovani generazioni e persone senza lavoro”. E’ quanto sostiene Antonio Flovilla, coordinatore regionale della Basilicata della Rosa per l’Italia verso il Partito della Nazionale, per il quale “questo deve essere l’anno della responsabilità e delle riforme sulla governance territoriale e di settore, portando a termine il percorso già tracciato da Giunta e centrosinistra in occasione della Finanziaria Regionale 2011. Quindi ci attendiamo in primo luogo meno enti e strutture e più provvedimenti di sviluppo ed occupazione. Sul tema della responsabilità occorre chiarezza per evitare che diventi un termine mistificante: la responsabilità non può essere confusa con l’acquiescenza, con un atteggiamento supino o disponibilità a scambi compromissori. Esige chiarezza di orientamento sui problemi, sui rischi reali che la situazione presenta e le strade da percorrere per avviare un processo per uscire dalla crisi, su quali riforme sono immediate e su come dare vigore alla dimensione politica e tensione emotiva delle forze vive della società. Mi torna in mente in proposito in queste ore – dice ancora Flovilla – la fotografia che il Censis ha fatto della situazione sociale dell’Italia che è poi la copia di quella che vive la nostra regione. «Siamo una società pericolosamente segnata dal vuoto, visto che a un ciclo storico pieno di interessi e di conflitti sociali, si va sostituendo un ciclo segnato dall’annullamento e dalla nirvanizzazione degli interessi e dei conflitti» ed evidenzia che siamo di fronte a un tornante storico, a una crisi sistemica, non solo economica, ma sociale, ideale, culturale. Dunque, il rinnovamento della politica passa dalla ripresa del desiderio e dal formarsi di una tonalità emotiva, mentre occorre tornare a ragionare su quelle che sono le ragioni strutturali della crisi che stiamo vivendo e sul come uscirne. Perciò – afferma Flovilla – la Rosa per l’Italia resta ferma sulle posizioni espresse dall’Unione di Centro in questi mesi, posizioni che confermano un percorso ormai ultra biennale e che stanno creando nuove e diffuse attenzioni nel Paese, tra tutti i settori sociali e professionali, e che danno centralità alla proposta di una forza politica nuova. In sostanza non serve tracciare una nuova linea politica quanto piuttosto pretendere con forza, da noi stessi e dagli amici dell’UdC, la coerenza con quello che già ci siamo detti in questi anni perché l’impegno si concentri principalmente sulla costruzione del Partito della nazione (o comunque si voglia chiamare). La Rosa per l’Italia è nata per contribuire a generare una buona politica e questo resta il suo intendimento di fondo anche nel 2011”.
Bas 03