Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale: “De Filippo come Berlusconi? E’un cinepanettone che non verrebbe né prodotto né promosso da alcuna film Commission, tantomeno da quella lucana”
“Leggo che il senatore Belisario, assumendosi una missione pedagogica, corre in soccorso del presidente De Filippo con il proposito di scongiurare che egli sbagli nell’assoldare giornalisti per le più civili funzioni della comunicazione, della cultura e del marketing (in questo caso la Film Commission) e nell’esercitarsi il turpe scambio fra potere e consenso che notoriamente Belisario aborrisce”. E’ quanto afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Vincenzo Viti, che replica alle affermazioni dell’esponente dell’Idv riportate oggi dalla stampa.
“Il senatore Belisario è naturalmente libero di valutare, istruire e soccorrere sul migliore dei mondi eticamente possibili – afferma ancora Viti – se ritiene di averne titolo anche alla luce delle volatili vicende della politica regionale. Egli tuttavia compie un errore fatale quando racconta di un mercato nel quale un uomo di provata onestà intellettuale si industria a comprare coscienze libere e assolutamente indipendenti quali quelle cui si immagina si rivolgano le pur cospicue capacità deduttive del governatore De Filippo. Ne scrivo perché mi ostino a considerare quello di Belisario un errore di presunzione, peraltro compiuto in buona fede forse per le ascendenze rigoriste che sono nel suo genoma politico, poiché gli sfuggono le qualità, il valore, il rigore e la libertà delle tante coscienze che muovono il fondo civile della nostra società e la rendono, come l’hanno resa, migliore: in qualsiasi latitudine esse si trovino a militare".
“De Filippo come Berlusconi? – si chiede ancora Viti – Si persuada Belisario: è un cinepanettone che non verrebbe né prodotto né promosso da alcuna film Commission, tantomeno da quella lucana”.