Film Commission, Autilio: ricordare il vero obiettivo

“Strumento per promuovere e valorizzare il territorio”

“La polemica politica scatenata intorno a Film Commission Basilicata, specie nei toni del tutto fuori luogo assunti negli ultimi giorni, rischia di far perdere di vista l’obiettivo vero da perseguire che è quello di accrescere l’immagine della regione, elementi non certo secondari, di incrementare l'occupazione locale, i flussi turistici, le ricadute economiche sul territorio". E’ quanto sostiene il consigliere regionale di Idv, Antonio Autilio.

“Per chi, come me, che nella precedente legislatura ha lavorato a questo progetto nella duplice veste di assessore regionale alla Formazione professionale – Lavoro – Cultura e di coordinatore degli assessori regionali alla Cultura, delineando la prima ipotesi di Film Commission Basilicata – continua – molte delle cose dette e scritte sono ancora più incomprensibili. Ricordo, solo due anni fa, a Roma il ‘Film Commission Day’, celebrato dalle Film Commission italiane che hanno compiuto dieci anni e rappresentano un prezioso punto di riferimento su quasi tutto il territorio nazionale per il mondo della produzione cinematografica, televisiva, pubblicitaria e documentaristica, nazionale ed internazionale. La qualità di quel dibattito con la presenza di registi, attori, operatori dello spettacolo dovrebbe far impallidire chi, invece di coglierne tutti gli aspetti di potenzialità, si limita a discutere, dando prova di provincialismo, del responsabile a cui affidare la delicata ‘mission’. Forse qualche dato potrebbe servire ad elevare il confronto: nel solo triennio 2006 -2008, le Film Commission hanno sostenuto quasi 2800 produzioni (di cui 447 film per il cinema, 9 soap e 282 fiction per la Tv, 1190 documentari, 150 corti, 440 spot e 240 videoclip), per un totale di 16.850 giornate di preparazione e riprese, 3200 giornate di lavoro per tecnici e operatori, 900 per gli attori, 44.500 per le comparse. Le Film Commission inoltre hanno contribuito anche alla creazione di nuove opportunità professionali, rivolte soprattutto ai giovani: ad esempio, sono ben 150 i Location manager, di cui molti giovani, che svolgono un importante ruolo organizzativo, spesso preludio all’ingresso definitivo come professionisti nel mondo del cinema”.

“E noi in Basilicata – sottolinea Autilio – vorremmo discutere del responsabile quale pretesto per affrontare altre questioni che non hanno alcun legame diretto, come quello del rapporto tra politica ed informazione, tra amministratori e giornalisti? Piuttosto a me preme evidenziare che l'attività delle Film Commission deve essere inserita nell'ambito di una serie di iniziative per la promozione e la valorizzazione del patrimonio e della cultura cinematografica e audiovisiva, quali l'organizzazione di festival e rassegne cinematografiche, la qualificazione tecnica e professionale degli operatori del settore, l'educazione all'immagine, solo per citarne alcune. Ritengo, perciò, sulla base di esperienze di altre regioni, come la Film Commission possa rappresentare una significativa fonte di sviluppo economico e di formazione di figure professionali particolarmente richieste nello specifico comparto”.

“Quanto alla scelta di chi dirigerà Film Commission Basilicata – sostiene il consigliere di Idv – non abbiamo dubbi sul fatto che la caratteristica specifica della struttura richieda capacità professionali, preparazione personale e predisposizione ad un lavoro innovativo che sono gli elementi oggettivamente inequivocabili alla base del metodo di attribuzione dell’incarico. Del resto, non a caso, la Prima commissione permanente, all’unanimità, ha formulato osservazioni trasmesse alla Giunta che riguardano il profilo, i requisiti e le funzioni del responsabile dell’Unità, come del personale da reclutare e le risorse da utilizzare. Tutto il resto è fantapolitica”.

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