“La stagione turistica che sta per concludersi ha evidenziato, se mai ce ne fosse ancora bisogno, i vecchi vizi e difetti di una città, Matera, che avrebbe tutto per fare il cosiddetto salto di qualità ma dimostra ancora limiti preoccupanti e problematiche che vanno affrontate con decisione.
La vicenda delle guide abusive, ricomparsa all’attenzione dell’opinione pubblica perché è andata ben oltre “l’abbordaggio” di turisti in visita alla città dei Sassi, sfociando in gesti minacciosi ed aggressioni a cittadini che facevano volontariato per promuovere il territorio, ha sottolineato ancor di più la gravità del fenomeno dell’abusivismo in città”. Lo afferma in un comunicato il presidente provinciale di Matera della Confesercenti Giovanni Schiuma.
“Esiste, in questa città, – prosegue – una vera e propria “cultura dell’abusivismo” che va oltre il fenomeno delle presunte guide turistiche o promoter che dir si voglia: esiste un abusivismo artigianale e commerciale che esplode nei mesi estivi, quando decine di bancarelle di dubbia provenienza e di dubbio gusto e decoro spuntano improvvisamente per i vicoli dei Sassi.
Esiste l’abusivismo di improvvisati accompagnatori ed autisti di taxi e automezzi vari, l’abusivismo di aspiranti venditori di frutta e verdura, di fiori e articoli da regalo, persino di formaggi venduti per strada senza prescrizioni ne controlli, mentre altri commercianti ed artigiani sono vessati da verifiche fiscali, amministrative, sanitarie, e guai a non essere in regola.
Ci sono gli abusivismi edilizi, in città e nelle campagne che circondano questa stupenda città, in silenziosa attesa di un condono o di una occasione per farla franca, mentre chi dovrebbe non fa niente per rimettere in riga quelli che dovrebbero essere considerati i cattivi ed invece passano per i furbi, deturpando un paesaggio che è, anche e soprattutto, turistico.
A tutti gli abusivismi e gli abusivi – sottolinea Schiuma – occorre una lezione, per tutti occorrono regole semplici e, soprattutto, certe, senza tentennamenti, senza pietismi, perché, altrimenti, passerà sempre la cultura del furbo a discapito del fesso.
Ben venga, a questo punto, la proposta del sindaco Adduce di costituire una cabina di regia (che peraltro noi invochiamo da sempre) guidata dallo stesso sindaco che deve farsi partecipe non solo di promuovere l’organizzazione turistica di questa città ma anche di una rinnovata volontà di affrontare tutti i problemi che affliggono questa città; una cabina di regia che dovrà coinvolgere tutti i protagonisti della filiera turistica ed economica, per evitare di prendere decisioni sulle spalle dei soliti noti, a favore dei soliti furbi che, quando si tratta di azzeccar garbugli sono sempre i più bravi.
Diciamo basta all’abusivismo, di ogni genere, diciamo si a regole certe e semplici, che impediscano ai furbi di farla franca, nell’interesse di una comunità che ha voglia di crescere e, soprattutto, ha voglia di istituzioni che diano l’esempio”.
BAS 05