“Con la manifestazione di oggi a Potenza dell’Anci e dei sindaci contro la manovra economica del Governo è necessario avviare una nuova stagione di mobilitazione di amministratori, istituzioni locali, forze politiche e sociali per contrastare il disegno dei tagli dei trasferimenti statali che, attraverso Regioni e Comuni, colpiscono diritti e servizi dei cittadini”. E’ quanto sostiene il capogruppo di Sinistra ecologia e libertà, in Consiglio regionale, Giannino Romaniello, evidenziando che “secondo le prime stime la scure del Governo, in Basilicata, produrrà una riduzione di circa 200 milioni di euro e, quindi, metterà in forse l’erogazione di prestazioni e servizi essenziali per la sanità, i trasporti, il settore socio-assistenziale”.
“La manovra Tremonti-Berlusconi, inoltre – continua Romaniello – è destinata ad acuire il divario socio-economico tra il Mezzogiorno ed il resto del Paese. La questione meridionale è, dunque, oggi più attuale che mai. La differenza, rispetto a qualche lustro fa, è che non è più soltanto una questione nazionale, ma una grande questione europea. Non solo nel senso che molte delle condizioni del nostro Mezzogiorno derivano ormai dalle leggi e dalle decisioni che si assumono anche a Bruxelles ma, soprattutto, nel senso che il Mezzogiorno d’Italia è parte dell’Europa del Sud e soffre delle stesse contraddizioni. Il futuro del nostro Mezzogiorno, come di tutto il Sud dell’Europa – afferma il capogruppo Sel – dipende dalla capacità di condurre una battaglia a livello europeo per ridurre rapidamente gli squilibri, per attuare una politica fiscale espansiva, mettendo le mani nelle tasche dei ricchi, che come dimostrano i dati sono quelli che evadono e che questa crisi hanno generato, a partire dalle lobbies finanziarie. Bisogna rivedere definitivamente i vincoli assurdi contenuti nei trattati, per passare da un’Europa monetaria ad una politica. Per quanto difficile, questa è l’unica strada”.